They Don’t Understand – Non Capiscono

Prima all’inglese, poi all’italiano

I stopped, immobile, at the sight of the greens growing in the hole.

It was a grey and rainy day in November 2019, and I was walking through an old Milano neighborhood that is well-known and fairly dense, with well-traveled streets. The street I walked had no grassy pathways for trams, no trees, no flower-boxes in windows. There weren’t even sprouts of grass venturing through cobblestones, for the street was paved with asphalt.

Turning a corner, I saw these greens sprouting in a post hole. They were the only plants visible for blocks — and completely ignored by passers-by. 

I stopped to admire and talk with the greens, complimenting them on their persistence and beauty amidst the brutal surroundings imposed on them.

The greens required a photo.

I willingly snapped a portrait, and thanked them. 

I think about these persistent sprouts often, thanking them every time. 

They don’t understand how important they are.

***

Mi sono fermata, immobile, alla vista delle verde crescendo nel buco.

Era un giorno grigio e piovoso di Novembre 2019. Facevo un passeggiato a Milano, a un quartiere antico, bon conosciuto e popoloso, con strade battute. Sulla strada dove camminavo, non si trovavo sentieri erbosi per i binari del tram, né alberi, né scatole di fiori sulle finestre. La strada era asfaltata, non acciottolata, e non si trovava nemmeno una fessura per crescere un germoglio dell’erba. 

Mi ho svolto un’angolo, e ho visto verde crescendo nel buco del palo. Erano le sole piante visibile per un lungo tratto della strada — e erano completamente ignorate dai passanti. 

Mi sono fermata per ammirare e parlare con le verde, li dando complimenti per loro persistenza e bellezza fra i dintorni bruti a che erano imposte.

Le verde necessitavano una foto. 

L’ho fatto volontariamente, e li avevo dato i miei più sentiti ringraziamenti.

Penso spesso ai questi germogli persistenti, dando i miei ringraziamenti ogni volta. 

Non capiscono come importante ci sono.

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© Kelly Manjula Koza unless otherwise noted.